Stefano Serretta

Friday

Il lavoro nasce da una serie di laboratori che ho tenuto con alcuni membri del gruppo Wurmkos e con alcuni ospiti del C.D.D, il Centro Diurno di Cologno Monzese, sul ruolo della parola e dei canali attraverso i quali viaggia nel tempo della crisi. Insieme ai partecipanti ai laboratori, ci siamo confrontati con gli stratagemmi lessicali attraverso i quali il capitalismo finanziario riesce ad esercitare un controllo sulle soggettività individuali e collettive.



Stefano Serretta - Friday / ​2016

Descrizione

Questo progetto parte dalla volontà di rileggere le informazioni che ci travolgono quotidianamente rimbalzando da un media all’altro, complice la moltiplicazione apparentemente infinita delle possibilità di ripetizione, eco che cancella il tempo della riflessione. A questa reiterazione, che trascina il lettore / spettatore come un naufrago nel deserto del linguaggio, abbiamo contrapposto la pagina bianca quale spazio autonomo e distinto in cui mettere in opera una volontà propria.

Durante i laboratori ho chiesto ai partecipanti di cancellare, con della vernice, alcune pagine de Il Sole 24 Ore, principale quotidiano italiano di economia e finanza. Senza indicazioni tranne quella di togliere ciò che per loro era innecessario rumore di fondo. Successivamente, partendo proprio da una di queste restituzioni, “estate a tutto debito”, ho aggiunto un terzo livello, ristampando sulle pagine dipinte e costruendo una narrazione visiva che incrocia aspirazioni e fallimenti del capitalismo finanziario. Come suggerisce il titolo Friday è quel venerdì che aspettiamo tutta la settimana, per andare ad imbottigliarci in autostrada verso la località balneare o di montagna agognata per tutto un anno. Venerdì rimanda però anche al buon selvaggio di Robinson Crusoe, inteso qui nella lettura che ne fa De Certeau ne L’Invenzione del Quotidiano:
"il soggetto della scrittura è il padrone, e l’operaio che maneggia un utensile diverso dal linguaggio sarà Venerdì”.

Non solo un selvaggio rifiuto dunque, creativo e creatore di realtà altre dal sistema attuale, ma anche la consapevolezza del ruolo che giocano determinati paradigmi economici nella costruzione della vita di tutti i giorni.


Stefano Serretta (Genova, 1987) vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in Storia Moderna e Contemporanea presso l'Università degli Studi di Genova ha frequentato il Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali presso NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, Milano.
www.stefanoserretta.com

Ph: courtesy dell'artista 

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