Luca Bertoldi

Quell'idea | che una parete sia un insieme di eventi | è attraente

Una parete è creata, esiste e poi scompare. Non è un essere organico, tuttavia la trattiamo come tale in molti modi. La tendenza è di vederla attraverso uno sguardo architettonico, come opera d'arte, come lente. 



Luca Bertoldi - Quell'idea | che una parete sia un insieme di eventi | è attraente / 2017

Descrizione

Ma esaminare le pareti attraverso le loro fasi di vita e le modalità di rappresentazione mi incoraggia a concepirle non come luoghi ma come gruppi di eventi, attaccandoci una dimensione temporale. Ora, è la forma fisica dei nostri ricordi di questi eventi, allo stesso modo.

E' stata anche la traccia degli eventi nella vita di chi ha vissuto davanti a noi e delle persone che ci sono vissute da quando ci siamo allontanati.


Luca Bertoldi vive in Italia, la sua ricerca indaga le relazioni tra le rappresentazioni dello spazio e del tempo e gli effetti che queste hanno sui corpi, le comunità, le città.  In situ, attraverso media differenti e in relazione a pratiche diverse quali la curatela, l’architettura, l'arte pubblica e la ricerca. Il lavoro ha tra gli obiettivi quello di mostrare e sovvertire i dispositivi di controllo e comunicazione. Il contesto è opportunità per esplorare segnali fisici, psicologici e sociali diventando luogo di interazione e azione.

Dal 2014 lavora in Museo Wunderkammer, azione artistica pubblica di cui è fondatore e parte del comitato scientifico. Nel 2016 ha fondato Gendrification, dipartimento informale di ricerca visiva sulle relazione tra spazio e genere. MA Architettura e Ingegneria UNITN, ETSA Granada, UDK Berlin, MA Arti Visive e Curatorial Studies NABA MI.

Il lavoro è stato esibito e discusso in varie istituzioni in Italia e all’estero tra cui MAO (SLO), NEXT (TO), Farmacia Wurmkos (Sesto S.Giovanni), Pergine Spettacolo Aperto (TN), Arte fiera (VR), Isola (MI), Centrale Fies (TN), Triennale (MI), Università di Sociologia Trento, MAG (Riva del Garda), MAXXI (Roma), Nachbarschafskademie (Berlin), Freiraum Quartier21 (Wien), IUAV (VE). 

Ph: courtesy dell'artista 

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